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DANZE DI CORTILE

Progetto di Chelo Zoppi
a cura di Atelier delle Arti
prodotto da Racconti di Altre Danze Festival 2023

con il sostegno di Centro Nazionaledi Produzione della Danza Virgilio Sieni, Pilar ternera/ NTC Fondazione Trossi-Uberti in collaborazione con Centro Mondialità Sviluppo Reciproco

Atelier delle Arti esprime una progettualità che ha come focus il corpo e il suo linguaggio nella dimensione percettiva e artistica della contemporaneità, in particolare tutte le attività rivolte alle comunità in ambito sociale si sviluppano attraverso alcune questioni su cui riflettere e poggiare la ricerca:

Quali sono le modalità e i gradi di relazione con l’altro
Come sia possibile ampliare e favorire queste relazioni sia in funzione della consapevolezza personale che della collettività sia del rapporto tra spazio urbano e corpo.

Dopo aver creato progetti che hanno collocato la danza all’interno delle aree Museali e delle Biblioteche della nostra città, abbiamo sentito la necessità di entrare in contatto con quella parte di territorio che con difficoltà incontra questa tipologia di proposta artistica.
I linguaggi contemporanei del corpo sono un'ulteriore possibile strumento di generatività sociale e favoriscono una percezione rinnovata del corpo riconoscendone la bellezza slegata da stereotipi economico-sociali, culturali e di genere.

I linguaggi del corpo saranno anche gli strumenti per il rinnovamento dei luoghi, sia nella percezione dei loro abitanti che della collettività.
Abbiamo, così, scelto di agire all’interno dei Quartieri Nord della nostra città, consapevoli delle loro criticità, ma che più necessitano di nuove possibilità di relazione.

La complessità sociale che contraddistingue questa area cittadina, richiede percorsi in cui la dimensione del ciclo e della durata diventi sostanziale. Solo nel tempo si possono creare rapporti fiduciari e relazioni di senso. Richiede altresì modalità non invasive che non spettacolarizzino il disagio sociale, ma se ne facciano carico umanamente e artisticamente.

Il fine è creare un movimento di cambiamento che faccia emergere il corpo come primo elemento politico e democratico di cui la società civile si fa custode attenta e amorevole e rendere attiva la ricerca e la costruzione di tracce per il futuro, attraverso la testimonianza poetica di tutte le età e di tutti i corpi.

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